Chi non ama il foliage in autunno?
Esiste un posto perfetto dove passare una bellissima giornata in mezzo alla natura e ai colori tipici autunnali.
Il lago di Tovel si trova a 1178 metri d’altitudine, ai piedi delle Dolomiti del Brenta, incastonato tra i boschi e circondato dalle montagne.
Uno specchio d’acqua semplicemente meraviglioso.
Famoso soprattutto per le sue acque calme, ferme e cristalline che presentano trasparenze uniche e affascinanti, è anche il più grande lago naturale presente in Val di Non.
Come arrivare al lago di Tovel
In auto si guida in direzione Trento e una volta arrivati verso la città si seguono le indicazioni per Tuenno.
Da lì si prosegue per la Val di Tovel, sulla strada provinciale 14.
La strada è asfaltata e prima di arrivare al lago ci si può fermare in vari parcheggi dislocati lungo la valle.
Questi sono assolutamente da prenotare e, ovviamente, sono a pagamento.
Infatti, nel week end, l’accesso ai parcheggi è liberamente consentito solo prima delle 10:00 e dopo le 17:40.
Questo significa che, in ogni altro orario, se si arriva in macchina nei pressi del lago si viene fermati presso il parcheggio a pagamento in località Capriolo (la tariffa è di 6 euro circa) a 5/6 chilometri dal lago.
Da questo punto si può proseguire a piedi o con la navetta (per un costo di circa 2 euro a tratta, 3 euro in totale se si compra il biglietto andata e ritorno).
Ai parcheggi più vicini possono accedere solamente coloro che hanno prenotato online entro le 7:00 del giorno stesso.
Questo è il link per il sito dove prenotare i parcheggi per il lago di Tovel.
Noi, per esempio, non eravamo sufficientemente informati e ci siamo dovuti fermare al primo parcheggio.
Per arrivare al lago abbiamo dovuto quindi camminare lungo un sentiero in salita, ma non esageratamente ripido, per circa una un’oretta (il sentiero delle Glare di cui parlerò verso metà articolo).
Una volta arrivati al lago quello che colpisce sono assolutamente i colori.
Tutto si tinge di arancio, giallo e verde.
Semplicemente meraviglioso.
Le montagne e il bosco si specchiano nelle calme e limpide acque del lago creando un effetto unico.
I percorsi
Una volta arrivati al lago ci si può addentrare nel bosco e camminare lungo la passeggiata che lo circonda.
Per gli amanti dello spettacolo del foliage questo è un luogo assolutamente perfetto!!!
Oltre a questo semplice sentiero dal lago partono moltissimi percorsi tramite i quali è possibile arrivare a vari rifugi e malghe.
Attraverso un percorso ad anello si può arrivare fino a Malga Tuena, Malga Pozzol, poi ancora a Malga Flavona ed infine si giunge a Malga Termoncello.
Per concludere l’anello ci vogliono circa 5 ore, ma se non si vuole percorrerlo tutto si può camminare anche solo fino a Malga Tuena.
Si può anche percorrere un sentiero più semplice che dall’albergo Al Capriolo si snoda per circa un chilometro e mezzo in pianura e che porta fino al lago di Tovel costeggiando il torrente Tresenica. Questo è il sentiero delle Antiche Segherie.
Noi, dal momento in cui abbiamo parcheggiato, per arrivare al lago di Tovel, abbiamo invece percorso il sentiero delle Glare che snodandosi per circa 5/6 chilometri porta dalla località Capriolo fino al lago.
Si passa tra sentieri nei boschi, giungendo poi nella pietraia delle Glare, tra detriti rocciosi, camminando attraverso uno scenario quasi lunare.
Si attraversa anche la zona dei laghetti effimeri (in foto) circondati da un paesaggio e da colori meravigliosi. Questi laghetti si formano solo durante la stagione estiva e sono uno dei motivi per i quali vale la pena percorrere questi chilometri in salita.
La leggenda
Il lago di Tovel è famoso anche perchè durante i mesi più caldi d’estate, fino a qualche decennio fa, le acque del lago si tingevano di rosso in seguito alla fioritura di un’alga conosciuta col nome di Tovellia sanguinea.
La leggenda narra che il lago facesse parte del regno di Ragoli.
Il re era molto anziano ed aveva una sola figlia di nome Tresenga, che amava immensamente il suo popolo. Tanto fedele ad esso che, dopo la morte del padre, rinunciò a sposarsi per salvare il regno.
In moltissimi erano i pretendenti che negli anni chiesero la sua mano.
Un giorno arrivò a Ragoli l’arrogante re di Tuenno, un giovane di nome Lavinio. Convinto di poter conquistare la giovane regina, sposarla ed impossessarsi di ogni suo bene.
Ma Tresenga rifiutò anche questo pretendente e la sua proposta, come aveva fatto prima con tutti gli altri.
Il giovane Lavinio non accettò però di essere respinto e provò molte volte a riconquistare la regina. All’enesimo rifiuto, umiliato e furioso dichiarò guerra a Ragoli.
Tutti gli abitanti del regno si armarono per difendere la loro regina e la sanguinosa battaglia durò molti molti giorni.
Purtroppo, l’esercito di Ragoli venne sconfitto da quello di Tuenno, molto più preparato e
numeroso.
La popolazione di Ragoli venne così sterminata. Anche la bellissima regina Tresenga, che si battè con tutte le sue forze, venne ferita a morte ed il suo sangue, insieme a quello della popolazione di Ragoli, si riversò nel lago di Tovel tingendo le sue acque di rosso.
Ultimo consiglio
Per un ottimo pranzetto consiglierei lo Chalet Tovel perfetto per gustare piatti tipici e non, a due passi dal lago.
Una giornata perfetta tra natura e relax.
Durante la strada del ritorno perchè non fermarsi ad osservare i panorami della bellissima Val di Non??
Immense distese di coltivazioni di mele, con alberi disposti ordinatamente in fila sui pendii che danno vita ad un paesaggio incredibile. A fare da sfondo a tutti questo, le meravigliose vallate e le inimitabili montagne trentine.