Le famose panchine giganti si trovano anche in provincia di Brescia.
Ma prima di cominciare, partiamo dal principio:
Big Bench Community Project
L’iniziativa no profit Big Bench Community Project con le sue famose panchine giganti si è diffusa dal Piemonte in altre regioni grazie al designer americano Chris Bangle e a sua moglie Catherine.
Iniziativa volta a sostenere il turismo, le comunità locali e l’artigianato dei diversi paesi i cui si trovano queste installazioni.
Le panchine giganti sono ben 179, un numero che sta crescendo sempre di più grazie alla volontà degli artigiani locali, senza fondi pubblici, ma solo con sponsor privati.
Chris Bangle fornisce gratuitamente disegni ed indicazioni ai costruttori che desiderano installare una nuova panchina, l’unica richiesta dell’americano è che vengano sempre disposte su un terreno panoramico e accessibile al pubblico.
Create per regalare a chi le trova un’esperienza unica ed intensa, anche da condividere con amici e parenti. Infatti sono talmente spaziose e larghe da riuscire ad accogliere un bel gruppo di persone.
“Speriamo di vedere costruite molte altre Grandi Panchine per farci sentire di nuovo bambini quando ci arrampichiamo su di esse, e che nuovi visitatori arrivino in questa zona per godersi la vista spettacolare del paesaggio” – Chris Bangle.
Le panchine giganti in provincia di Brescia
Le panchine giganti a Brescia sono attualmente 16, una più bella dell’altra.
Tutte caratterizzate da una posizione privilegiata e da una vista stupenda.
Intorno al lago d’Iseo:
Rogno
Pilzone
Sale Marasino
In Valle Camonica:
Borno
Incudine
Edolo
Breno
Darfo Boario Terme
Capo di Ponte
Paspardo
Lozio
Verso il lago di Garda:
San Felice del Benaco
Muscoline
Vicino alla città:
Collebeato
Rovato
Nuvolera
La panchina gigante di Pilzone d’Iseo
La prima panchina gigante nella provincia di Brescia che ho deciso di raggiungere è stata quella di Pilzone d’Iseo.
Per raggiungerla si può parcheggiare gratuitamente in uno dei molti parcheggi pubblici presenti nella frazione di Pilzone.
Il percorso ufficiale parte poi dalla piazza centrale e prosegue seguendo a destra le indicazioni dell’Antica Strada Valeriana con direzione Monticelli Brusati.
Questa panchina presenta il percorso più impegnativo tra tutte quelle viste ma anche uno dei panorami più spettacolari.
Sono sicuramente necessari scarpe, vestiti comodi e un minimo di allenamento per finire il percorso senza faticare troppo.
Dopo una bella camminata di circa 45 minuti in salita si arriva alla chiesetta di San Fermo costruita tra il 1500 e il 1600, di umilissima fattura ma affascinante con il suo ampio portico e il campanile sullo sfondo.
Subito dopo questa piccola meraviglia si arriva alla tanto desiderata panchina verde di Pilzone (credetemi, dopo tutta la strada fatta ne sarete proprio felici).
Da questo punto si apre un panorama splendido sul lago d’Iseo, sulle Torbiere del Sebino su Montisola, una delle più grandi isole lacustri naturali d’Italia e d’Europa.
La panchina gigante di Sale Marasino
La seconda panchina gigante che ho raggiunto sempre a Brescia è quella che si trova a Sale Marasino, per la quale fortunatamente il percorso può essere molto più breve.
Infatti è possibile parcheggiare in prossimità della breve salita tra i boschi (circa 10 minuti) che conduce direttamente alla panchina gialla.
In questo caso non serve una grande attrezzatura ma consiglio comunque di vestirsi comodi.
Per chi invece desidera coniugare la visita alla panchina con una camminata più impegnativa può parcheggiare nella frazione di Maspiano, vicino alla chiesa di San Giacomo.
Da questo punto si può percorrere la strada che passa sotto la statale e che continua fino al sentiero che conduce fino alla panchina.
Anche questo percorso dura dai 35 ai 45 minuti, è in salita ma al contrario di quello di Pilzone, non è tropo faticoso.
Anche da questo punto la vista su Montisola e sul lago è meravigliosa e unica soprattutto in giornate soleggiate quando il cielo è limpido e il lago si colora di azzurro e blu.
Quest’anno mi sono ripromessa di andare verso la terza panchina del lago d’Iseo, nonchè la prima ad essere installata in questa zona: la panchina blu di Rogno.
Il passaporto
Esiste un vero e proprio passaporto da timbrare tutte le volte che si visita una nuova panchina gigante.
Ciascun timbro riporta il logo delle panchine ed il nome del paese in cui sono situate, per averlo basta seguire i cartelli nelle vicinanze delle panchine, arrivando solitamente in trattorie, agriturismi, uffici turistici e bar.
“È una grande lezione nell’utilizzo dell’innovazione contestuale. Siamo così ossessionati dallo scoprire cose sempre nuove che spesso ci neghiamo l’interessante esperienza di sperimentare cose ben conosciute ma in un contesto diverso” – Chris Bangle.