Minorca è l’isola più selvaggia, tranquilla e rilassante delle Baleari.
Riconosciuta dall’UNESCO come una Riserva Mondiale della Biosfera, ricca di spiagge e calette tutte l’una diversa dall’altra.
L’arrivo a Minorca e il noleggio dell’auto
Siamo partiti da Bergamo con la compagnia aerea Ryanair e poco più di un’ora di volo siamo arrivati direttamente a Mahon.
In aeroporto abbiamo ritirato la nostra automobile noleggiata con Autos Menorca alla modica cifra di circa 800 euro per 8 giorni (diciamo non proprio cheap rispetto ad altri noleggi, ma devo ammettere che l’automobile era davvero super).
Dobbiamo fare immediatamente una precisazione: l’isola non è grande come Maiorca, ma nemmeno minuscola come Formentera, per questo motivo la nostra scelta riguardo il mezzo di trasporto è ricaduta senza molti indugi sull’automobile.
A posteriori possiamo scriverlo: decisione super azzeccata!!!!
Itinerario
Vi anticipiamo subito che se siete amanti delle spiagge attrezzate con ogni tipologia di comfort Minorca non è esattamente la meta adatta a voi.
Ma se al contrario amate la natura incontaminata e adorate scoprire meravigliose calette nascoste una settimana su quest’isola vi farà sentire in paradiso.
L’itinerario programmato inizialmente non è stato assolutamente rispettato causa forte vento durante il quarto, il quinto e anche parte del sesto giorno che ci ha ovviamente costretto a cambiare le mete per sfuggire al mare mosso.
Arenal d’en Castel
Visto l’orario di arrivo sull’isola e il tempo utilizzato per fare il check in, per il primo giorno abbiamo deciso di restare sulla costa settentrionale dell’isola, nei paraggi di Arenal d’en Castel dove si trovava il nostro alloggio.
La spiaggia urbana di Arenal d’en Castel si sviluppa per lunghezza a forma di mezzaluna ed è una location perfetta per ospitare famiglie con bambini.
Abbiamo inaugurato la vacanza ordinando una buonissima Paella e un paio di birrette fresche in uno dei locali sulla spiaggia.
Cala Mjtiana e Cala Cavalleria
Il giorno seguente l’itinerario prevedeva tre spiagge:
Cala Mjtiana, una piccola caletta a sud ovest dell’isola che si raggiunge dal parcheggio in circa 15 minuti di camminata attraverso un sentiero immerso nel bosco.
Le acque di questa caletta sono limpide e cristalline incastonate dagli scogli bianchi e dal verde brillante della vegetazione.
Ci siamo poi spostati verso la vicinissima Cala Galdana, caratterizzata sempre da rocce bianche e acque azzurre e cristalline. Questa spiaggia, essendo una delle più famose di Minorca, era davvero molto affollata, ci siamo quindi fermati solo per pranzo (abbuffandoci di tapas) per poi dirigerci verso la terza meta della giornata, ovvero Cala Cavalleria, a mio parere una delle più belle location dell’isola.
Per raggiungere Cala Cavalleria è necessario percorrere circa 10/15 minuti a piedi dal parcheggio, camminando lungo un sentiero ben tracciato che vi condurrà direttamente ad una scalinata tramite la quale accedere alla caletta.
La spiaggia è composta da morbida sabbia rossa, che contrasta con l’azzurro e il turchese delle acque cristalline.
Questa spiaggia fa anche parte dell’Area Naturale d’Interesse Speciale di Cavalleria ed è famosa per i suoi fanghi naturali.
Cala Blanca e Cala’n Bosch
Il terzo giorno abbiamo guidato per tutta l’isola fino ad arrivare alla bellissima Cala Blanca, cratterizzata da un piccolissimo ma affascinante litorale e da soffice sabbia (ovviamente) bianca.
Nel pomeriggio ci siamo spostati verso il sud dell’isola e abbiamo raggiunto Cala’n Bosch dove abbiamo cenato proprio in un ristorantino sulla spiaggia.
Mahon e Son Bou
La mattina del quarto giorno il vento ha cominciato a farsi insistente e per questo motivo abbiamo deciso di fermarci a Mahon per visitare la capitale.
Una capitale che si presenta quasi cosmopolita, ricca di architetture antiche e moderne: tra diverse chiese, palazzi, piazze, il museo di Minorca e il porto.
La città è tempestata di negozi, bar e ristoranti, ma la tappa che più vi consigliamo, senza tediarvi con storia ed architetture, è il mercato del pesce: una sorta di street food dove è possibile trovare tapas, paella, jamon e stuzzichini di ogni tipo, una sangria eccezionale e tanta tanta cherveza.
Dopo esserci abbuffati siamo partiti alla volta di Son Bou, una spiaggia lunghissima (la più estesa di tutta l’isola) e super attrezzata.
Son Bou è perfetta per famiglie e bambini per via del suo litorale non troppo profonda e delle moltissime attività tra cui poter scegliere. Nonostante possa sembrare la classica spiaggia affollata il mare è limpidissimo e la sabbia è bianca e soffice.
Cala en Brut e Plaja Son Xoringuer
Cala en Brut si trova a nord ovest dell’isola ed è una delle calette più particolari mai viste. Si tratta più che altro di un insieme di piattaforme costruite sulle pareti rocciose della caletta sulle quali le persone posso sostare e stendersi e dalle quali possono tuffarsi tra le limpide acque blu.
Ricca di giovani temerari che si lanciano dagli scogli e che tra piroette e salti acrobatici danno spettacolo ai più e ai meno coraggiosi.
Ci siamo spostati nel pomeriggio nuovamente verso il sud dell’isola ed esattamente a Plaja Son Xoringuer, normalmente è conosciuta per essere una delle spiagge più ventose di Minorca, quel giorno non si è fortunatamente rivelata tale.
Spiaggia molto selvaggia e per quanto mi riguarda, una delle più belle.
Il mare meraviglioso, ricco di pesci e limpidissimo.
Cala Pregonda
Cala Pregonda è una tra le più incontaminate di tutta l’isola.
Situata in un contesto paesaggistico davvero meraviglioso che potrete osservare durante la camminata di circa 30 minuti che la separa dal parcheggio.
La sabbia di questa spiaggia è rossa mentre il colore del mare è blu acceso.
Le rocce che circondano la cala e le dune di sabbia modellate dal vento sono di un colore arancio e rosso e ricordano il pianeta di Marte.
Ambientazione unica.
Panorama indimenticabile.
Cova Den Xoroi
Se state programmando una vacanza a Minorca non potete non includere nel vostro itinerario una visita alla famosissima discoteca scavata nella roccia: Cova den Xoroi.
Una delle location più visitate e conosciute di Minorca.
Dopo due ore di coda (dalle 18:30 alle 20:30) e tanta pazienza, siamo riusciti ad entrare nel “locale” ma vi parleremo meglio di questa meravigliosa ed elegante “caverna” e della sua curiosa leggenda in un altro articolo.
Cala Turqueta
Il settimo giorno abbiamo deciso di dedicarlo a quella che tra le varie informazioni raccolte risultava essere la più bella e visitata spiaggia di Minorca: Cala Turqueta.
Siamo quindi partiti veramente all’alba da casa per arrivare alla spiaggia verso le 7 di mattina ed essere certi di trovare parcheggio.
Il colore turchese delle calmissime acque e la spiaggia di sabbia fine e bianca rendono questa caletta abbracciata da scogli e vegetazione davvero indimenticabile.
Nonostante la sveglia all’alba e la stanchezza resta uno spettacolo da non perdere.
Camì de Cavalls di Minorca
Proprio da cala Turqueta, come da tante altre, passa il Camì de Cavalls, un sentiero che, snodandosi tra 20 tappe, corre lungo la costa di Minorca per una lunghezza di circa 185 chilometri.
Il percorso è circolare e per i più coraggiosi e impavidi che vorranno percorrerlo a piedi, in bici o a cavallo occorre sapere che nonostante si possa iniziare da qualsiasi punto dell’isola, il chilometro zero si trova nel porto di Mahon.
Pont d’en Gil e Ciutadella
La sera abbiamo deciso di ammirare il tramonto da uno dei posti più affascinanti dell’isola, il famoso Pont d’en Gil, sempre vicino a Ciutadella.
Una volta parcheggiata la macchina il più vicino possibile all’imbocco del percorso, occorre camminare per una decina di minuti su un sentiero che porta fino alla scogliera dove a far da padrone è questo gigantesco arco scavato nella roccia.
Da questo punto dell’isola si può godere di un tramonto meraviglioso e di un panorama mozzafiato.
Semplicemente l’unione tra uomo e natura.
Dopo aver visto il sole tramontare ci siamo spostati a Ciutadella.
La vecchia capitale dell’isola avrebbe meritato sicuramente una visita più approfondita perché è veramente meravigliosa.
Ricca di stupendi palazzi signorili, di luoghi religiosi, di grandi vie con negozi, ristoranti e bar e di piccoli vicoli caratteristici. Tutto il centro storico si sviluppa intorno alla Piazza Es Born sulla quale si affacciano il palazzo comunale e il Palacio de Viivo’, nel centro storico si trova anche la famosa e meravigliosa cattedrale, in stile gotico-catalano.
Il pittoresco porto di Ciutadella è vivo e animato sia di giorno che si notte, ricco di yatch, imbarcazioni di vario genere, locali e ristoranti dove mangiare sempre pesce fresco ma soprattutto dove provare la famosa caldereta de langosta tipica della cucina minorchina.