Cosa vedere a Mantova in un giorno?
Splendida città lombarda, gioiello del rinascimento, al confine con Veneto ed Emilia Romagna.
Nel 2008 è stata inserita nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO e nel 2016 eletta Capitale della cultura italiana.
Dal 1328 al 1707 fu legata al nobile casato dei Gonzaga, famiglia di marchesi grandi amanti dell’arte e della letteratura che fece costruire negli anni palazzi, monumenti e bellissime chiese, dando vita alla città di grandissimo splendore che oggi conosciamo.
Costruita intorno a tre laghi alimentati dal fiume Mincio che la rendono affascinante ed unica: il lago Superiore, il lago di Mezzo ed il lago Inferiore.
Palazzo Ducale e il Castello di San Giorgio
Il Palazzo si trova nel centro della città ed esattamente tra Piazza Sordello e la riva del Lago Inferiore.
I Gonzaga la trasformarono nella loro residenza principale.
Fu chiamato anche Palazzo Reale durante la dominazione austriaca a partire dall’epoca di Maria Teresa d’Austria regnante.
Inizialmente composto da vari edifici fu poi riunito, a partire dal 1556, in un unico grandioso complesso monumentale e architettonico grazie al duca Guglielmo che incaricò il prefetto delle Fabbriche Giovan Battista Bertani per il collegamento dei diversi ambienti.

Ricchissimo di opere d’arte e decorazioni fantastiche era il simbolo della ricchezza della città.
La visita parte dalla Corte Vecchia, con Palazzo del Capitano e la Magna Domus.
Prosegue attraverso gli appartamenti e lo studiolo di Isabella d’Este e con l’Appartamento degli Arazzi.
Il Castello di San Giorgio è uno degli edifici più belli e rinomati della visita, ed è proprio qui che è possibile ammirare l’opera d’arte più famosa del Mantegna: l’affresco che dipinse per decorare la Camera degli Sposi, chiamata anche Camera Picta,
Da non perdere durante la visita al palazzo anche la Trinità adorata dalla Famiglia Gonzaga e la Sala di Manto affrescata per volere di Guglielmo Gonzaga.
Ma soprattutto, mentre lo si visita, è obbligatorio osservarne i soffitti che spesso risultano essere praticamente delle opere d’arte.
La Torre dell’orologio
La Torre rinascimentale è stata costruita nel 1472-73, progettata da Luca Fancelli su richiesta del marchese Ludovico II Gonzaga.
Si trova in Piazza delle Erbe accanto alla Rotonda di San Lorenzo e al Palazzo della Ragione.
Chiamata così per la presenza dell’antico orologio realizzato da Bartolomeo Manfredi, inaugurato nel dicembre del 1473. L’orologio è composto da numeri romani, ma riporta anche altre indicazioni come i segni zodiacali, le ore planetarie, i giorni della Luna e la posizione degli astri.

All’interno del Palazzo si trova il Museo del Tempo perfetto da visitare per gli appassionati degli oggetti e degli ingranaggi che nel corso del tempo hanno caratterizzato la storia dell’orologio.
L’ingresso al museo ha un costo di soli 3 euro (il ridotto invece costa 1,50 euro).
La Rotonda di San Lorenzo
La Rotonda di San Lorenzo è invece la chiesa più antica della città. Infatti risale all’XI secolo e risulta essere un notevole esempio di arte romanica.
La “piccola” chiesa è articolata su una pianta centrale e completata da un’abside semicircolare.
Caratterizzata da un matroneo posto ad un livello superiore dove sono presenti tracce di antichi affreschi.

Nel 1579 la chiesa fu chiusa al culto per volere di Guglielmo Gonzaga ma fu riaperta nel 1906, quando venne riscoperta e liberata dalle sovrastrutture architettoniche e dai vari edifici che la “ricoprivano”, venne poi restaurata e riaperta al culto.
Il Duomo di Mantova
Il Duomo di Mantova è chiamato anche cattedrale di San Pietro apostolo le cui origini sono davvero antichissime.
Sembrerebbe che prima della costruzione attuale ce ne fosse una molto più piccola risalente ai primi secoli del cristianesimo.
Si trova sulla piazza principale della città, con la sua bellissima facciata bianca in marmo di Carrara progettata nel Settecento dall’ingegnere di origini romane Nicolò Baschiera.
Palazzo Te
Villa rinascimentale costruita tra il 1524 e il 1534 su commissione del marchese di Mantova Federico II Gonzaga.
È considerata l’opera più celebre dell’architetto e pittore italiano Giulio Romano, allievo di Raffaello a Roma
In questo luogo sorgevano le antiche scuderie della famiglia Gonzaga che Federico II volle trasformare in una “ villa di rappresentanza”.
Un edificio destinato ad ospitare ricevimenti e convegni, ma soprattutto un luogo dove potersi sottrarre ai doveri istituzionali assieme alla sua amante Isabella Boschetti.
Il palazzo è davvero uno degli esempi più affascinanti di architettura monumentale in Italia. Esternamente è davvero imponente ed affascinante ma le sale interne sono a dir poco meravigliose e a mio parere assolutamente da non perdere. Per questo non posso che consigliarne la visita.
I biglietti hanno un costo di 12 euro, ma vi lascio questo link per tutte le informazioni utili.
Vista la situazione covid, per le prenotazioni invece consiglio di visitare questa pagina.

La visita a Palazzo Te
Il complesso risulta essere a pianta quadrata e ricorda le ville romane.
Si articola intorno al “cortile d’onore”, ovvero una zona centrale e quadrata con quattro entrate, una per ogni lato.
La Loggia di Davide (sulla quale sono raffigurate le storie di Davide) collega il cortile d’onore con il giardino che si trova sul retro del palazzo.
In fondo all’enorme giardino Federico Gonzaga volle anche far costruire uno spazio privatissimo: un giardino segreto con un “appartamento” detto Grotta.
Un grande colonnato (l’ Esedra) “chiude” l’edificio sul lato opposto rispetto all’edificio principale.

Durante la visita avrete modo di vedere le meravigliose sale interne del Palazzo, ognuna delle quali è davvero particolare: la Sala dei Cavalli, la Sala di Amore e Psiche, la Sala dei Giganti, la Sala dei Venti e dello Zodiaco, la Sala delle Imprese, la Sala delle Aquile e la Sala degli Imperatori sono solo alcune delle sale che vedrete durante la visita.

Oggi Palazzo te è sede del Museo Civico e del Centro Internazionale d’Arte e di Cultura di Palazzo Te.

Palazzo Te e le origini del nome
Mantova era circondata da quattro laghi formati dal corso del fiume Mincio, come se sorgesse su un’isola. Palazzo Te venne però costruito, progettato e decorato da Giulio Romano su un’altra “isola”, chiamata Teieto (abbreviato in Te) e collegata con un ponte alle mura meridionali della città.
Il nome Teieto potrebbe derivare da tiglieto, ovvero località di tigli, o potrebbe essere collegato al nome medievale tegia, dal latino attegia (capanna).
Last but not least
Durante il periodo natalizio a Mantova, ed esattamente in Piazza Virgiliana si svolge il Mercatino di Natale di Mantova, un insieme di moltissimi chalet di legno e di espositori che tra eccellenze eno-gastronomiche, decorazioni natalizie, oggetti artigianali per la casa e non, vin brulé, leccornie ed una pista di ghiaccio per pattinare e divertisti conquisteranno chiunque.
Per qualche informazione sui diversi mercatini di Natale proposti nelle principali città d’Italia vi lascio il link a questo articolo.