Il 29 aprile siamo partite dalle Phi Phi Island per spostarci verso un altro gruppo di isole: l’arcipelago Mu Koh Samui.
Koh Samui è la terza isola più grande della Thailandia e a pochi chilometri di distanza si trovano due isole più piccole e più selvagge: Koh Phangan e Koh Tao.
Dalle Phi Phi Islands a Koh Samui
Per andare dalle Phi Phi Islands (delle quali potete leggere in questo articolo) a Koh Samui il viaggio non è stato agile.
Occorre infatti sapere che per questo spostamento si attraversa la Thailandia da ovest a est e che per questo motivo bisogna armarsi di tanta pazienza.
Esistono diverse compagnie di navigazione che offrono varie partenze al giorno da Phi Phi Island verso Krabi, io consiglio di prenotare una partenza verso le 8/9 di mattina, in modo da arrivare a Krabi e continuare il viaggio verso Koh Samui nella stessa giornata.
Una volta sbarcati a Krabi ci sono due opzioni, si può arrivare in aeroporto e prendere un aereo, oppure proseguire via terra (con un autobus per esempio) per prendere successivamente un altro battello.
Noi per complicarci la vita, ovviamente, abbiamo scelto la seconda opzione e siamo arrivate a Nathon verso le 17:00.
Koh Samui
Nathon è il capoluogo di Koh Samui dove attraccano i traghetti provenienti dalla costa.
Per il soggiorno su quest’isola abbiamo voluto scegliere un super hotel/resort immerso nel verde, nella pace e nella tranquillità, con casette private ed eleganti e una calda piscina enorme dove potersi rilassare.
L’Easy Time Resort per tre notti è costato circa 55 euro a testa compreso di colazione (prezzo veramente mooolto economico).
Unico lato negativo: la lontananza dal centro, alla quale abbiamo però ovviato noleggiando subito due motorini a un prezzo davvero onesto.
Chaweng e Lamai Beach
Abbiamo scelto come prime mete due spiagge della costa orientale Chaweng Beach e Lamai Beach, paradisiache e stupende, di sabbia finissima e con un mare limpido e trasparente.
La prima dedicata agli amanti del divertimento, mentre la seconda è sicuramente più tranquilla e più adatta alle famiglie, entrambe assolutamente da non perdere.

Na Mueang Waterfall
Il secondo giorno ci siamo spostate con i nostri motorini verso le Na Mueang Waterfall nel centro dell’isola.
Le consiglio solamente se si vuole fare una pausa e variare dalla classica giornata di “solo mare”, altrimenti è una meta che non inserirei nuovamente nell’itinerario in quanto non mi hanno del tutto soddisfatta e mi sono sembrate un’attrazione più turistica che altro.
“L’escursione” si articola infatti in questo modo: l’ingresso costa circa 100 bath, dopo una camminata in mezzo alla foresta e alle rocce, ciò che si trova è solamente una piccola piccola cascata.

Fisherman’s village
Per pranzo ci siamo spostate al Fisherman’s village, assolutamente da non perdere.
Un mini villaggio che riesce a conservare ancora l’atmosfera originale dell’isola di una volta, caratterizzato da viuzze costeggiate da piccole case, hotel, negozietti e tantissimi bar e ristoranti.
Nonostante il nome, non troverete pescatori, ma piuttosto moltissimi posticini anche eleganti dove assaggiare ottimi piatti locali e non.
Thong Ta Kian
Durante il pomeriggio siamo tornate a godere della bellezza delle spiagge, spostandoci verso la Baia di Thong Ta Kian, che è stata la spiaggia più caratteristica vista in tutta l’isola. Una caletta circoscritta da palme, sabbia bianchissima, caratterizzata da un fondale molto basso e dal prepotente colore azzurro del mare.
Un panorama davvero unico.
Koh Panghan
Il giorno successivo siamo ritornate al porto per prendere il ferry e spostarci a Koh Panghan, la nostra ultima tappa di questo meraviglioso viaggio in Thailandia.
In un’oretta ci siamo trovate sull’isola e velocemente abbiamo raggiunto il nostro hotel, il Cookie’s Salad Resort, anche questo composto da piccoli villini privati e una piscina vista mare.
Camera molto bella e spaziosa, il costo è stato più o meno di 40 euro a testa per tre notti compreso di abbondante colazione.
Considerate che Koh Panghan può essere divisa in due parti: la zona occidentale e quella orientale.
La prima è quella più popolata, qui si trovano villaggi, resort, ristoranti e le strade sono accessibili e facili da percorrere. La costa est invece è molto più selvaggia e caratterizzata da una rigogliosa e prepotente natura.
Molte zone si possono raggiungere solo via mare e le strade non sempre sono in buono stato. Proprio per questa ragione la zona orientale nasconde spiagge incontaminate e paesaggi completamente naturali.

Full Moon Party
Koh Panghan oltre che per le sue incredibili bellezze è famosissima per i suoi Full Moon Party: rave in cui nella notte di luna piena un mare di gente si raccoglie per festeggiare.
Purtroppo il periodo non era quello giusto e per noi non è stato possibile partecipare, ma prima o poi recuperaremo!
Salad Beach
La spiaggia vicina all’hotel, Salad Beach, ci ha accolte per la prima serata su quest’isola con uno splendido tramonto.
Sulla spiaggia ci sono inoltre numerosi ristorantini, abbiamo così prenotato una cenetta romantica per tre, con candela annessa, in riva al mare.

Koh Nang Yuan
Il giorno successivo ci aspettava una magnifica escursione che per circa 2000 bath a testa, ci ha portato a Koh Nang Yuan, considerata una tra le isole più belle al mondo.
Koh Nang Yuan è separata da un breve tratto di mare dalla costa nord occidentale di Koh Tao ed è formata da tre isolotti collegati da una lingua di sabbia bianchissima.
Semplicemente un paradiso dove i colori verde e blu creano un contrasto davvero meraviglioso.
Penso che sia meglio descriverlo postando qualche fotografia in più.

Sull’isola c’è anche la possibilità di accedere ad un magnifico view point tramite una salita tra boschi e rocce. Con il caldo il percorso potrebbe risultare un po’ faticoso ma una volta raggiunta la cima vi regalerà una vista così spettacolare da farvi mancare il fiato e da ripagarvi dello sforzo.

Haad Khom e Secret Beach
Per l’ultimo giorno sull’isola abbiamo deciso di noleggiare i motorini e partire alla scoperta dell’isola.
I paesaggi a Ko Panghan sono davvero stupendi, la natura selvaggia e la fitta vegetazione dominano completamente l’isola.
Come vi spiegavo, le strade non sono tutte asfaltate e alcune sono davvero deserte. Credetemi, meglio fare attenzione e abbondare con la benzina, prima di trovarsi bloccati in mezzo al nulla senza rifornimento.
La prima spiaggia visitata è stata Haad Khom, isolata e praticamente deserta. Famosissima per lo snorkeling e per la sua barriera corallina che protegge la baia ma soprattutto caratterizzata da mare limpido e azzurro, lussureggiante vegetazione e dalla tranquillità più assoluta. Abbiamo incontrato giusto qualche turista ma siamo state sole praticamente per tutta la giornata.
La seconda e ultima spiaggia visitata dell’isola è stata Secret Beach (Haad Son), il nome non è proprio azzeccato in quanto comunque ci si può arrivare tranquillamente su strada asfaltata e negli ultimi anni, forse il facile accesso, il suo nome o la sua bellezza l’hanno resa molto gettonata.
Si tratta di un luogo idilliaco: una spiaggetta protetta da una fitta e rigogliosa vegetazione e circondata da numerosi scogli.
Krabi
Arrivate al nostro ultimo giorno in Thailandia, abbiamo preso il traghetto per spostarci a Krabi, dove poi avremmo preso il volo per Bangkok e da li verso Mosca. Per poi arrivare a Milano.
A Krabi siamo riuscite a goderci ancora un pomeriggio di mare ed esattamente ci siamo fermate e distese a Ao Nang Beach, una spiaggia lunghissima, con fondale basso e circondata da colori meravigliosi, ma soprattutto da un panorama fantastico.
Tristemente abbiamo lasciato Krabi per tornare nell’enorme e confusionaria Bangkok, dove abbiamo soggiornato solo per una notte.
Per partire la mattina del quindicesimo giorno alla volta di Milano.
Il viaggio in Thailandia si conclude qui.
Un itinerario ricco di escursioni e posti da vedere e visitare:
Bangkok
Chiang Mai
Phi Phi Islands
L’arcipelago Mu Ko Samui.
Questi sono solo alcune delle meraviglie della Thailandia.
Nonostante sia diventata una meta molto turistica e gettonata consiglio sicuramente di andarci perché le bellezze che offre questa meravigliosa terra non si possono scovare dappertutto (purtroppo).