Chiang Mai

Viaggio in Thailandia: seconda tappa a Chiang Mai

1 Shares
1
0
0

Dopo avervi svelato i segreti di Bangkok passerei alla seconda tappa del viaggio alla scoperta della Thailandia: Chiang Mai.

Dopo aver preso un volo da Bangkok a Chiang Mai siamo arrivate al nostro secondo hotel: il Roseate Hotel Chiangmai. Scelto soprattutto per l’ottima posizione e per il costo economico, si è rivelato anche davvero impeccabile.

La nostra visita nel nord della Thailandia è stata caratterizzata da due escursioni principali:

Doi Inthanon (prenotata in hotel).

Into the Wild Elephant Camp (prenotata mesi prima direttamente dall’Italia).

Doi Inthanon

Doi Inthanon si trova nel sottodistretto di Ban Luang a Chom Thong nel sud est della provincia di Chiang Mai a circa 70 Km dalla città.
Il parco si estende per una superficie di circa 48 ettari e comprende la montagna più alta della Thailandia, il Doi Inthanon, alto 2565 metri.
Il nome deriva dal Re Inthawichayanon, che prima della sua morte ordinò che i suoi resti fossero sepolti in cima a questa montagna.

La prima tappa della giornata è stata la cascata Wachirathan Falls da dove siamo partiti in gruppo a piedi per le successive fasi dell’escursione che è stata caratterizzata, oltre dalla vista di numerose altre cascate, anche da un’interessante camminata tra foreste decidue, varie pinete e una ricchissima vegetazione.

Chiang Mai

Proseguendo abbiamo raggiunto quelle che sono state il cuore di questa escursione, nonché la parte più entusiasmante e indimenticabile della giornata: due stupa gemelle, che si distinguono solo per il colore, quella marrone è dedicata al Re (Naphamethanidon) mentre il monumento lilla è stato realizzato in onore della Regina (Naphaphonphumisiri).

Intorno a questi due colossi si trova un immenso parco con diverse tipologie di fiori, laghetti e ponticelli assolutamente da non perdere e dove trascorrere almeno un’ora di pace e tranquillità tra esplorazione e i vari scatti.

Consiglio!!!

Per questa escursione occorre assolutamente portare con se un maglione/felpa/pile perché le temperature in alcuni punti si abbassano di parecchio.

Chiang Mai

Chiang mai

Siamo rientrate dall’escursione nel tardo pomeriggio e ci siamo subito incamminate nel centro della città.
Chiang Mai è una città viva e movimentata.

Caratterizzata dalla presenza dei muri di cinta che “dividono” la parte “vecchia” da quella “nuova” e che in passato rendevano la prima delle due invalicabile.

Wat Phra Singh

La visita sicuramente più interessante della serata a Chiang Mai è stata quella svolta al tempio Wat Phra Singh.
Risalente al XIV secolo è stato realizzato con uno stile architettonico tipico del Regno Lanna.

Chiang Mai

Wat Phra Singh è un monastero ancora attivo dove si possono trovare e vedere centinaia di monaci e di novizi che vi abitano.

Chiang Mai

Conosciuto anche come “Il Monastero del Buddha Leone”, in quanto all’interno della Viharn Lai Kham si trova il Phra Singh immagine dorata del Buddha, raffigurato nella tipica postura del Bhumisparsha Mudra.

Into The Wild Elephant Camp

Per l’escursione più attesa della vacanza avente come protagonisti i nostri carissimi amici elefanti, avevamo già organizzato tutto con largo anticipo prenotandola direttamente dall’Italia.

Volevamo evitare la classica escursione in cui il tour viene svolto “cavalcando” gli elefanti, preferendo invece un tour in cui l’elefante fosse (speriamo) il più possibile libero nel suo ambiente naturale.

Il costo è stato di circa 70 euro per l’intera giornata, inclusi i vari trasporti e il pranzo (quest’ultimo da verificare sul sito vista la situazione Covid).

La guida dell’ Into The Wild Elephant Camp è passata a prenderci direttamente in hotel con una sorta di “pulmino” (chiamarlo pulmino non è proprio corretto, in quanto era più una sorta di furgoncino aperto con delle “panchine” pseudo imbottite ai lati per potersi sedere) non troppo comodo, ma eravamo troppo emozionate per rendercene conto.

Dopo aver recuerato anche gli altri partecipanti direttamente dai loro hotel siamo arrivati all’Into The Wild Elephant Camp (a questo link trovate il sito del campo).

L’escursione

Ed eccoli, davanti a noi, gli elefanti, liberi di vagare per il campo e per la foresta, nel loro ambiente naturale, senza gabbie o catene.

Chiang Mai

Quando siamo arrivati i pachidermi sono immediatamente “corsi” verso di noi con la loro andatura ondeggiante e quasi buffa alla ricerca di cibo.
Noi eravamo tutti pronti con le nostre mini banane e al via delle guide abbiamo cominciato ad avvicinarci agli elefanti, a prendere un po’ di confidenza e ad allungare le banane verso le loro proboscidi.

Il bagno con gli elefanti

Dopo aver pranzato abbiamo fatto una passeggiata tutti insieme (elefanti compresi) in mezzo ai boschi e alla natura e per finire ci siamo tuffati in un “laghetto” dove già ci aspettavano gli elefanti e le guide thailandesi, che sono sempre state con noi e si sono assicurate per tutto il tempo che l’escursione procedesse nel verso giusto.

Visto il colore dell’acqua ammetto di averci pensato due o tre volte prima di immergermi ma alla fine la curiosità ha avuto la meglio.

In acqua gli elefanti hanno giocato con noi, si sono rotolati e divertiti e si sono lasciati accarezzare.
Il gruppo è così entrato completamente in sintonia con questo animale enorme ma super simpatico, docile ed estremamente curioso.

Chiang Mai
Devo ammettere che il bagno con gli elefanti è stata la degna conclusione di un’escursione veramente indimenticabile, una giornata magica e ricca di momenti unici.

Il nostro tempo a Chiang Mai era ufficialmente finito, ora si passava alla terza tappa della vacanza, quella dedicata all’arcipelago delle Phi Phi Islands e allo splendido mare della Thailandia.

1 Shares
You May Also Like