Trieste

Week end a Trieste, tra storia e cultura

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Trieste.
Collocata in un magnifico paesaggio tra l’Italia e l’Istria.
Possiede il porto più grande d’Italia, nonchè il più importante del Mediterraneo, per quantità di merci scambiate.

Definita la città più cosmopolita d’Italia per incroci di popoli, lingue e religioni e caratterizzata da un bellissimo centro storico ricco di affascinanti caffè letterari dall’atmosfera retrò frequentati un tempo da grandi autori come James Joyce, Italo Svevo, Umberto Saba.

“La mia anima è a Trieste.”
(James Joyce)

Un week end organizzato all’ultimo minuto, prenotando il giorno prima della partenza uno smart apartment veramente carino: Al Garibaldino Rooms, 51 euro per una notte.

Ma come si dice? Tre due uno… si parte!

Primo giorno
L’elegante centro di Trieste

L’enorme Piazza Unità d’Italia è la piazza principale di Trieste, caratterizzata da una pianta rettangolare e aperta da un lato sul mar Adriatico e precisamente sul Golfo di Trieste, circondata sugli altri tre lati da molti palazzi ed edifici pubblici.

Trieste
La storia del suo nome e di come negli anni sia cambiato seguendo i vari avvenimenti storici è davvero interessante, infatti inizialmente era chiamata Piazza San Pietro, cambiò per la prima volta il nome nel 1863 quando diventò Piazza Grande.
Durante il periodo austriaco fu ribattezzata come Piazza Francesco Giuseppe, mentre nel 1918, dopo l’annessione all’Italia, prese il nome di Piazza Unità. Ma solo nel 1955, quando si dissolse il Territorio Libero di Trieste, venne chiamata Piazza dell’Unità d’Italia.

Trieste
I palazzi e gli edifici che circondano la piazza sono caratterizzati tutti dallo splendido stile neoclassico e liberty che in generale contraddistingue tutta la città. Dando le spalle al mare, da sinistra a destra troviamo:
– Il palazzo della Luogotenenza austriaca, oggi sede della prefettura.
– Il palazzo Stratti dove si trova lo storico Caffè degli Specchi.
– Il palazzo Modello, sede del comune.
– Il municipio di Trieste.
– Il palazzo Pitteri, il più antico della piazza.
– Il Grand hotel Duchi d’Aosta.
– La sede della Regione

Al centro della piazza scopriamo invece la Fontana dei Quattro Continenti (all’epoca della sua costruzione infatti erano solo quattro i continenti conosciuti) e a pochi metri a destra si trova invece una colonna in pietra bianca con una statua rappresentante un imperatore, ovvero Carlo VI.

Davanti a questa meravigliosa piazza si estende il famoso Molo Audace con la sua bellissima rosa dei venti, si allunga per quasi 250 metri ed è chiamato così in onore del nome della prima nave della Marina Italiana che vi attraccò alla fine della prima guerra mondiale.

Trieste
Da vedere assolutamente:

Il Castello di San Giusto, oggi museo civico.
Il Duomo di San Giusto che con il suo enorme rosone è il principale edificio religioso cattolico della città.
La Scala dei Giganti, chiamata così perché venne costruita nella prima metà dell’800 con dei particolari gradoni, più alti del normale, circa 50/60 centimetri. Il nome divenne con il tempo ufficiale e tutt’oggi è chiamata in questo modo. La scala scavalca la galleria Sandrinelli e porta direttamente nel Borgo teresiano.

Ma Trieste è una città particolare, affascinante ed estremamente colta.
Consiglio assolutamente di “perdersi” vagando tra le enormi vie e di entrare in uno dei suoi particolari caffè storici, in passato sedi di incontri fra intellettuali e letterati, impreziositi tutt’oggi da arredi originali e architetture in stile Liberty.
Sono l’ideale per una pausa dalla vita frenetica che ci accompagna ogni giorno per gustare e immergersi in quell’atmosfera cosmopolita e ricca di cultura che caratterizza questi luoghi d’incontro. Giusto qualche nome: Caffe Tommaseo, Caffè Torinese, Caffè Stella Popolare, Caffè degli Specchi e Caffè San Marco.

Secondo giorno
Miramare

A pochi chilometri da Trieste si trova il magnifico Castello di Miramare, eretto come residenza della corte Asburgica nel 1856, realizzato in pietra bianco e costruito sul promontorio a strapiombo sul mare e circondato dal meraviglioso parco che si estende per circa 22 ettari.

Trieste

Si presenta sia all’esterno che internamente come un edificio elegante e lussuoso che unisce lo stile neogotico allo stile medievale e il panorama che regala dalla sua balconata a strapiombo sul mare è veramente unico e affascinante mentre l’atmosfera che riesce a creare questo castello è romantica e malinconica allo stesso tempo, quasi come se fosse circondato da un leggero e sottile velo di tristezza.
Tristezza che deriva sicuramente dalla storia d’amore di Massimiliano d’Asburgo e Carlotta del Belgio che in questo castello trascorsero anni felici e spensierati ma che vennero colpiti da una terribile e crudele sorte di cui vi parlo in questo articolo.

«O Miramare, a le tue bianche torri
attedïate per lo ciel piovorno
fósche con volo di sinistri augelli
vengon le nubi.»

(Giosuè Carducci)

TriesteLungo la strada tra il centro di Trieste e il Castello di Miramare, si trova il Faro della Vittoria, costruito sul Poggio di Gretta per commemorare i caduti del mare durante la prima guerra mondiale, oltre che per adempiere alle classiche funzioni di un faro.

L’ultima tappa è stata al Vecio Buffet Marascutti 1914, una trattoria storica che propone piatti tipici della tradizione semplicemente squisiti, dove ci siamo fermati per pranzo e che consiglio assolutamente a tutti.

Se si ha tempo, noi purtroppo non ne abbiamo avuto a sufficienza­­, a Trieste si trova la famosa Risiera di San Sabba, uno stabilimento per la pulitura del riso trasformato in un lager nazifascista durante la seconda guerra mondiale, conosciuto purtroppo per essere l’unico in Italia con un forno crematorio. Dove vennero imprigionati e detenuti prigionieri politici ed ebrei, ma anche diversi civili catturati. Oggi la risiera è divenuta un particolare ed interessante museo che ci ricorda l’enorme tragedia avvenuta durante il secolo scorso.

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