Dopo aver lasciato Chiag Mai, di cui potete leggere in questo articolo ci siamo spostate a Phuket e alle Phi Phi Islands.
Pukhet
Siamo arrivate a Phuket venerdì 26 aprile dopo aver preso un volo che da Chiang Mai che ci ha portate dritte verso il sud della Thailandia.
Abbiamo soggiornato in un hotel che è servito solamente come punto di appoggio per una notte, La Moon @ Phuket (nemmeno 15 euro a testa circa per la notte).
Per vivere un po’ la movida locale ci siamo spostate in taxi a Patong Beach: luogo di divertimento, locali notturni, discoteche e birrerie.
Consiglio in questo caso di non perdersi la discoteca Illuzion, una delle più famose, che, devo dire, non ha deluso le nostre aspettative.
Phi Phi Islands
“Purtroppo” a Phuket ci siamo fermate davvero poco e siamo partite subito per le Phi Phi Islands, la meta forse più gettonata della Thailandia.
Abbiamo raggiunto le isole tramite il battello, acquistando il biglietto direttamente al porto.
Arrivate a Ko Phi Phi Don abbiamo soggiornato credo nell’hotel peggiore della vacanza.
Ma devo dire che i prezzi degli hotel e dei resort su quest’isola si alzano parecchio e per stare in una posizione comoda e più centrale possibile ci siamo dovute accontentare.
La scelta è ricaduta quindi sul Phi Phi Maiyada Resort, che dalle foto sembrava molto meglio di come poi si è rivelato e che è costato più o meno 120 euro in totale per due notti senza colazione compresa nella tariffa.
Dove sono le Phi Phi Islands
Le Phi Phi Island sono situate, rispettivamente, 40 km a sud di Krabi e 48 km a est di Phuket, le isole principali sono due: Koh Phi Phi Don e Koh Phi Phi Leh.
Solitamente si soggiorna a Ko Phi Phi Don mentre Koh Phi Phi Leh è visitabile durante le escursioni ed è disabitata, incontaminata e protetta, un vero angolo di paradiso con dei paesaggi e ambientazioni incredibili.
Devo ammettere che la prima cosa che viene in mente quando si arriva sull’isola di Koh Phi Phi Don è che sia assolutamente uno dei “paradisi” più turistici e più sfruttati mai visti, ma nonostante l’enorme e intensa attività commerciale rimane a mio parere necessariamente da vedere e da vivere una volta nella vita.
Long beach
Appena arrivate sull’isola ci siamo preparate per andare verso la famosissima Long Beach.
Long Beach è una spiaggia silenziosa e quasi del tutto isolata ed estranea da quella che è la confusione del resto dell’isola.
Caratterizzata da finissima sabbia chiara e costeggiata da una serie infinita di long tail boat che si fermano sulla riva e che rendono la spiaggia coloratissima ed estremamente caratteristica.
Indimenticabili le caldissime acque di questo paradiso.
La serata sull’isola si apre con un’atmosfera veramente vivace e divertente, non mancano certo ristoranti, negozi, locali adibiti ai tattoo, bar e birrerie, anzi, ce ne sono in abbondanza per soddisfare qualsiasi tipologia di gusto.
Mentre in spiaggia vengono offerti spettacoli e balli con il fuoco, musica e divertimento.
Escursione in speed boat
La mattina successiva ci siamo svegliate mooooolto presto e siamo andate verso il porto alla ricerca di un’escursione da acquistare: ne abbiamo scelta una che, per circa 2000 bath a testa, ci avrebbe portate in speed boat a vedere le principali spiagge e i principali punti di interesse delle isole e che aveva come durata prevista tutta la giornata (con spuntino e pranzo inclusi nella tariffa).
Maya Bay
Siamo partite la mattina alle 7 circa e la prima tappa è stata a Maya Bay, una delle spiagge più famose del mondo (soprattutto per il film “The beach” che ha come protagonista quel belloccio di Leonardo Di Caprio).
Un paradiso di cui abbiamo potuto godere solo da lontano, in quanto risulta chiusa dal 2018 per via del troppo turismo che con gli anni ha danneggiato disastrosamente l’ecosistema locale.
Monkey Beach
La seconda fermata è stata a Monkey Beach. Come si può capire dal nome, quest’isola è la casa di moltissime scimmie (macachi) che soprattutto durante la mattinata restano sulla spiaggia attendendo che arrivino i turisti a portare loro del cibo.
Proprio per colpa di questi apparentemente dolcissimi e innocui animali abbiamo avuto la prima brutta “sorpresa” della vacanza.
Infatti quel giorno le scimmie dovevano essere veramente arrabbiate, in quanto dopo i primi 10 minuti sono diventate molto aggressive.
Consiglio solamente di fare molta attenzione, perchè a volte possono mordere, com’è accaduto ad alcuni dei nostri compagni di escursione.
Lagoon Bay
La terza tappa è stata a Lagoon bay, una laguna creatasi dall’erosione delle scogliere calcaree dove ci siamo fermati per circa un’ora per tuffarci in acqua e fare un po’ di immersioni e di snorkeling.
Un ambiente magico dal sapore esotico, difficile, quasi impossibile da descrivere a parole.
Semplicemente ci siamo ritrovati circondati da scogliere a picco sul mare e ci siamo immersi in meravigliose acque color verde smeraldo, nuotando liberamente ed osservando fondali da togliere il fiato.
Bakao Beach
Ci siamo poi fermati per un’oretta a Bakao Beach, dove ci è stato gentilmente offerto il pranzo dalle guide che si sono mostrate gentilissime e simpaticissime durante tutta la giornata.
Bamboo Island
Siamo risaliti sullo speed boat per proseguire verso Bamboo Island, meravigliosa tappa finale. Spiaggia bianca con sabbia soffice e finissima, dove abbiamo sorseggiato una freschissima Chang in riva al mare e ci siamo godute uno splendido tramonto.
Verso sera, sulla via del ritorno, ci siamo tuffati nuovamente in mare per assistere ad uno spettacolo che credo non dimenticherò facilmente: la visione del plancton bioluminescente presente nei punti dove l’acqua è più calda.
La mattina seguente ci siamo spostate verso l’ultima tappa della nostra vacanza: Koh Samui e Koh Panghan.