Per chi come noi abita in Lombardia, le brevi fughe verso il lago di Garda in primavera e in estate sono praticamente un obbligo. Necessarie per staccare la spina dalla routine e dalla quotidianità che ogni settimana ci fagocita assorbendo tutte le nostre energie.
Mete sul lago di Garda
Solitamente le mete più gettonate sono sicuramente Manerba del Garda dove si trovano la famosa Rocca e la bellissima Isola dei Conigli.
Oppure Sirmione, splendida località famosa per il suo castello e per l’ambientazione fiabesca che affascina milioni di turisti ogni anno.
Ma anche Salò e Toscolano Maderno sono gettonate per passare un bel pomeriggio.
Partendo proprio da quest’ultima città, se si prosegue verso la parte nord del lago, si attraversano diversi paesi giungendo a Limone del Garda. Stupendo e romantico borghetto assolutamente da non perdere, da dove parte la bellissima pista ciclopedonale che collega Limone sul Garda al confine della provincia di Trento, della quale vi parliamo in questo articolo.
Riva del Garda
Per il nostro week end da fuga romantica abbiamo deciso però di arrivare ancora più lontano e abbiamo scelto un’altra bellissima località, spostandoci dalla stupenda provincia di Brescia all’altrettanto magnifica provincia di Trento, ed esattamente a Riva del Garda.
A Riva del Garda l’acqua del lago è limpidissima ed è colorata di un bellissimo blu cobalto.
Il centro storico è piccolino ed è circondato dalle pareti rocciose delle montagne, caratterizzato da tante caratteristiche viuzze, pittoresche stradine con case colorate, negozi tipici e numerosi ristoranti.
La camminata sul lungo lago si sviluppa lungo tutto il centro, percorrendola ci si ritrova alla bellissima spiaggia principale, incastonata tra i monti, dove migliaia di turisti si tuffano in acqua, prendono il sole o praticano vari sport come vela, windsurf e canottaggio.
Devo ammettere che dopo la camminata sotto il sole cocente di luglio, anche noi non abbiamo resistito al richiamo del lago.
Le Cascate del Varone
Da Riva del Garda abbiamo poi organizzato due brevi gite.
La prima è stata alle Cascate del Varone (situate a circa 3 km dalla città) originate dal torrente Magnone e che hanno un’altezza di circa 100 metri.
Lo scorrere dell’acqua, ricca di sabbie, ciottoli e ghiaie negli anni ha eroso le pareti della roccia avendo effetti diversi in base alla durezza della roccia nei diversi punti e seguendo le pieghe originarie della pietra, nell’arco di circa 20.000 anni se non di più ha così creato queste famose grotte che nel 1874 vennero ufficialmente inaugurate. L’erosione ovviamente continua anche oggi con una media di circa 2 millimetri all’anno.
Per quanto riguarda il parco delle cascate trovate tutte le informazioni utili a questo link. L’ingresso ha un costo di 6 € e permette di osservare da vicino la cascata seguendo il percorso all’interno dell’affascinante grotta tramite passerelle e scale che consentono la visuale della cascata sia dal basso che dall’alto.
Consiglio fondamentale: portatevi un kway.
Il lago di Tenno
La terza tappa ufficiale del week end è stata la gita al lago di Tenno.
Un bellissimo lago di forma rotonda caratterizzato da bellissime acque di svariate sfumature, dal turchese allo smeraldo, formatosi in seguito alla frana che si staccò dal Monte Misone bloccando il corso del torrente Ri Sec.
Da Riva del Garda dista circa 15 minuti in auto.
Fate attenzione, perchè il parcheggio vicino al lago è spesso sold out e per questo diventa un po’ complicato riuscire a trovare un posto sicuro dove lasciare la macchina.
Credetemi però che la location vale la fatica.
Il lago si raggiunge scendendo una scalinata nel bosco, dalla quale piano piano, gradino dopo gradino, comincerete ad intravedere le incredibili acque di questo meraviglioso spettacolo naturale.
Uno gioia per gli occhi.
In mezzo al lago si trova un bellissimo isolotto collegatao alla riva da una striscia di terra e sassi più o meno larga, che compare soprattutto d’estate.
Durante l’inverno teoricamente l’isola viene quasi del tutto coperta dall’innalzamento delle acque.
Parlando proprio dell’isolotto, questo lago si trova al centro di una preoccupante, ma diffusa, realtà, in parte conseguenza diretta dell’azione dell’uomo.
Il livello delle acque negli ultimi 30 anni si è abbassato notevolmente.
Lo si può notare proprio dal fatto che in estate una parte del lago (quella subito dietro l’isola) si prosciuga quasi totalmente tanto da far diventare l’isoletta una sorta di promontorio.
Mentre fino a circa 30 anni fa, le volte in cui l’isola risultava collegata alla terra erano un avvenimento più unico che raro. L’isolotto viene anche chiamato l’isola dell’86 perché proprio in quell’anno comparì per la prima volta.
Ciò nonostante è uno spettacolo da non perdere per passare una rilassante giornata tra i monti è assolutamente una location perfetta.